mercoledì 2 maggio 2012

Ragionamenti profondi sul copyright

Oggi è giornata di cose strane. Ogni tanto ne capita una. L'importante è saperle riconoscere per tempo e rendersi conto che bisogna affrontarle con filosofia, non c'è altro modo. Filosoficamente parlando, quindi, comincio a segnalare che oggi il sito di FUMETTI non è online...cioè, no, non è esatto. E' stato proprio CANCELLATO. Il perchè è semplice: mi sono affidato ad un service di..vabbè. Distratti. Diciamo distratti, via.

Tra le tante cose che fanno parte di questa strana giornata, comunque, merita un'attenzione particolare un certo tipo di evento che..non so. Non so davvero come descrivere. Ho parlato a lungo delle leggi sul copyright, l'interpretazione delle stesse, di come esso avrebbe dovuto essere inteso. L'ho fatto qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui. Per chi si fosse perso qualche passaggio. E non ho ancora finito.

Tra le immagini che ho caricato nel mio profilo di FaceBook, e che non ho mai riordinato particolarmente bene (mea culpa, ma a mio discapito posso dire che non mi interessava nemmeno molto, avevo delle immagini a disposizione, mi piacevano e le ho caricate, punto). Per la maggior parte, erano le immagini che avevo caricato anni prima sul sito di studio2031. Questa in particolare però no. Questa faceva parte della raccolta personale di Marfisia.

Accadde che in quel periodo curavo tutto il pubblicato della Steam Press, sia quello del nostro gruppo, studio 2031, che quello del distributore. E anche quello dell'allora nascente gruppo RCK015, di Ric, che stavamo già valutando di inserire tra quelli che già apparivano tra i nostri.

Tra il materiale che curavo per il distributore, c'era la gestione sia della grafica che dei testi. L'unica cosa che ci perveniva erano delle minime sinossine di poche righe, diciamo...si, diciamo non particolarmente curate. Materiale sul quale dovevamo intervenire per ottenere delle sceneggiature complete. Una volta terminata questa fase, bisognava trovare un disegnatore. Io stesso mi sono occupato di disegnare due storie del loro personaggio principale, mentre Marfisia ha realizzati i disegni della terza.

Oltre a questo, come curatore del loro materiale affidavo sceneggiature e disegni agli esponenti dello studio 2031, pagandoli, naturalmente. Ho anticipato tutto personalmente. Dato come si sono sviluppate le cose con il distributore, è stato tutto denaro e tempo sprecato. Per la cronaca, vi furono altre tre storie, realizzate rispettivamente da Marfisia, Valentina e Robyroy. Nessuna di queste storie è stata pubblicata. Inoltre, Mafisia si occupò personalmente delle sceneggiature del primo personaggio (quello pubblicato) per quello che riguarda le storie dalla seconda alla quinta (storie mai andate in stampa, né pagate). E anche della scrittura di un'altra storia che il distributore avrebbe voluto inserire su Steam!Magazine numeri successivi.

A pensarci bene, che lavorone che facemmo. Orbene, nella stesura della sceneggiatura in questione-che quindi è opera di Marfisia- si parlava di un personaggio fatto in una certa maniera, un supereroe. La sceneggiatura sarebbe quindi opera di Marfisia ma proprietà del distributore, se non fosse che la storia non è mai stata pagata, rendendo di fatto un po' complicato stabilire a chi appartenga di fatto la storia. Magari un giorno potremo analizzare bene la cosa, giusto per continuare le nostre analisi sul diritto d'autore. In realtà le uniche storie che vennero pagare furono quelle realizzate -e pubblicate- inizialmente da me e Marfisia.

Ma ora non siamo qua a discutere delle sceneggiature. Cosa fatta capo ha, e spero di non doverne mai più discutere, non fosse per ricostruire gli avvenimenti di quegli anni.

Quello sul quale invece vale la pena di ragionare è la storia relativa al disegno di cui parlavamo prima. Che è il seguente:




Le cose andarono così: il supereroe in questione doveva essere fatto in un certo modo, modo che-a posteriori ci rendemmo conto-non era affatto come io e Marfisia avevamo capito. Anzi mi ricordo ci fu anche una discussione e me la presi con lei, povera piccola -mi dispiace, Marfy. Davvero.

Così, seguendo quello che lei aveva capito essere il modo in cui doveva essere realizzato il personaggio, buttammo giù questo studio. Che si rivelò poi essere inesorabilmente sbagliato e altrettanto inesorabilmente venne rifiutato. E che da quel momento non ha più nulla a che vedere con la sceneggiatura in questione.

Decidemmo quindi di tenerci il disegno, non avendo possibilità di venderlo, e farne un progetto dello studio 2031, che prima o poi sarebbe stato realizzato. Intanto v'è il copyright sul caracter, e come tale è messo via e tenuto buono.

Da allora quindi il diritto d'autore è contrassegnato come © 2009 Marfisia-Phab Postini-Studio2031. Questo contrassegno è applicato a posteriori in virtù dell'art. 9:

Art. 9.

Chi abbia rappresentato, eseguito o comunque pubblicato un'opera anonima, o pseudonima, è ammesso a far valere i diritti dell'autore, finché non sia rivelato.


La paternità dell'opera (il disegno, in questo caso) è peraltro dimostrata dal possesso della stessa, il quale garantisce in maniera inequivocabile chi se sia l'autore, come garantito dall'articolo 6:

Art. 6.

Il titolo originario dell'acquisto del diritto di autore è costituito dalla creazione dell'opera, quale particolare espressione del lavoro intellettuale.


Per altro, l'articolo 7 recita che:

Art. 7.

È considerato autore dell'opera collettiva chi organizza e dirige la creazione dell'opera stessa.

È considerato autore delle elaborazioni l'elaboratore, nei limiti del suo lavoro.


Così, giusto per divertimento, mi va di citare anche l'articolo 12:


Art. 12.

L'autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l'opera.

Ha altresì il diritto esclusivo di utilizzare economicamente l'opera in ogni forma e modo originale, o derivato, nei limiti fissati da questa legge, ed in particolare con l'esercizio dei diritti esclusivi indicati negli articoli seguenti.

È considerata come prima pubblicazione la prima forma di esercizio del diritto di utilizzazione.

Questo per sottolineare CHI ha il diritto di utilizzare QUEL personaggio, quando e qualora ci vada. Non so se accadrà, ma nel caso, il personaggio è pronto. Potrebbe chiamarsi, che so, Lighting Lad. O anche Moon El, che so. oppure Kal El, mi sembra decisamente originale.

Come dite? Non capite il riferimento alla battuta? 'gnurant! Vabbè, lo chiamiamo Topolino, dai, così siamo sicuri che un nome così banale non l'ha mai usato nessuno.

L'orgaizzatore e direttore, è chiaro da quanto scritto fin qui, sono io. Che decido counque, riconoscendone la paternità dell'elaborazione quasi in toto (è ben difficile ormai ricordare cosa ha fatto lei e cosa io), di dividere con Marfisia e comunque con lo studio tutto.


Perchè dico tutto questo, quando poi, fondamentalmete, non me ne frega poi più di tanto?

Perchè oggi ho voglia di ridere, e di condividere qualche risata con voi.

Oggi su FaceBook mi arriva una notifica: il distributore vuole taggare una delle mie immagini. Si, esatto, proprio quella. Guardate che meraviglia (il nome è coperto perchè non voglio più NESSUN TIPO DI PROBLEMA. Chiaro?):



Il copiright contrassegnato, ovviamente, è suo (elecroman? E chi è??).

Sulla sua pagina Fb, intanto, dopo essersi condiviso il disegno, compare anche questo commento:




Ma che simpaticooooo!!!!! Peccato che lui probabilmente parla di un SUO personaggio, che, per carità, è libero di farne quello che gli pare, ma non di questo, che è dimostrabilmente nostro. Ora ovviamente eliminiamo la richiesta di tag perchè è davvero ridicola e mettiamo il vero copyright, suvvia, che s'è fatta una certa e tanta voglia di stare a perder tempo con queste sciocchezze non ne ho.


Ad ogni modo, oggi è mercoledì, e come tutti i mercoledì si pubblicano le 24h 2012. Oggi tocca a Deborah Pellegrino, che però commento domani perchè mi sono dilungato un po' troppo ed è ora di andare a fare la nanna.

Scusa Deb! Domani lo faccio, giuro!



Questo è soffioleggero, si parla di fumetti, relax, riflessioni sulla vita e sul mondo. E tanto per cambiare, anche di diritto d'autore. Per arrogarsi diritti e compagnia bella, le cose prima di tutto bisogna FARLE. E per rompermi le palle, prima bisogna ricordarsi la morale del CAVALIERE NERO!!!
Passo e chiudo!








2 commenti:

  1. Tralasciando il fatto che Marfy abbreviato somiglia incredibilmente a Murphy, cosa che, mi piace pensare non sia una casualità.

    Mi sento di segnalarti una cosa che ho notato da un po' di tempo riguardo il tuo blog, ossia che che se clicchi sulle immagini non succede niente.
    Non c'è quindi modo di allargarle.
    Anche aprendole in un'altra scheda non le ingrandisce.

    Il personaggio comunque non mi piace e non mi è mai piaciuto (oltretutto ora come ora è solo una grafica senza nulla di collegato).
    Non che sia brutto il disegno è che lo trovo un design un po' anonimo e un po' datato.
    Riguardo la parte: "Decidemmo quindi di tenerci il disegno, non avendo possibilità di venderlo, e farne un progetto dello studio 2031, che prima o poi sarebbe stato realizzato."...ma anche no. cioè... anche rimanesse lì nel dimenticatoio dov'è sempre stato non è che piango eh?... :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà nemmeno io. Quello che francamente mi darebbe molto fastidio sarebbe vedere (non sarà, eh! Ma sai..) prima o poi un personaggio FATTO ESATTAMENTE in questo modo sfruttato da qualcuno che non sia il reale creatore, che è Marfisia. Se il personaggio è diverso, perfetto, ben venga, fateci quello che vi pare. Ma questo è stato rifiutato? Bene. Gli unici che possono usarlo SIAMO NOI. E nella fattispecie, per quel che mi riguarda, Marfisia. E se un giorno Marfy (è vero, è tanto che l'ho notato anche io, infatti ora comincerò ad annotarmi le leggi della Marfy :D ) volesse usare questo personaggio, che so, per essere il coglionazzo di turno che fa la figura di merda con (contro?) Cycero e/o Jon, magari facendolo anche fuori in due tavole, deve sentirsi LIBERA di farlo.
      In fin dei conti è comunque opera del suo ingegno ed è stato lavoro: l'ha fatto, sfruttarlo, se volesse, tocca a lei. A nessun altro. Come deve essere lei, se vuole, a decidere di NON farne nulla. Ed è questo che volevo sottolineare. Al di là del fatto che francamente vedermi attribuire la richiesta di taggare un nostro lavoro con un copyright altrui mi è sembrata talmente bella come cosa che valeva bene un post (cazzo, varrebbe una lezione universitaria! Altro che!), e secondo me ci stava bene per continuare il discorso sul copyright.

      Però era bella, dai. E' bello che di tanto in tanto qualcuno ci regali una risata gratuita.

      Sul personaggio col design anonimo, vedo che non hai colto la mia battuta nemmeno tu, eh? Un po' mi hai deluso, già già già...

      Quanto alle foto, l'ho notato anche io. Ci stavo giustappunto ragionando.

      Elimina