domenica 27 maggio 2012

Dall'altra parte NON C'è NESSUNO.

Quanto è bello il fatto che Websolution mi comunichi per centordicesima volta che uno dei miei domini è stato disattivato? A nulla valgono le comunicazioni, ormai ne sono certo, dall'altra parte della rete non c'è nessuno. E' tutto automatizzato. Automatizzato male, intendo.

Ma a parte queste sciocchezze, ributtiamoci un altro po' nell'amarcord. Era il 4 novembre 2005. Da quel che mi posso ricordare oggi, era un periodo BELLISSIMO della mia vita. Solo che allora, com'è ovvio, non lo sapevo. Credevo che la mia vita fosse schiacciata in una morsa, e forse questo non riuscire mai a cogliere la felicità quando c'è è la maledizione della mia esistenza.

Il fatto che però oggi dica che era un periodo bellissimo, indica che ora la mia vita è pesantemente peggiorata. Oppure forse sono felice anche ora e non sono in grado, di nuovo, di vederlo, di riconoscerlo.

Comunque sia, non sono in grado di stabilire quale sia la verità. In un modo o nell'altro, sono in trappola.

O forse non è una trappola, ma una gabbia di sicurezza.

Sono al sicuro, o sono in prigione? C'è una branchia della filosofia in grado di spiegarmi questa cosa? Di rispondere ai miei dubbi?


Il post che quel giorno scrivevo sul mio vecchio blog, tempo dopo, è stato cancellato dai post visibili. Qundo è intervenuta la CENSURA, ho lasciato il testo al suo posto ma l'ho trasformato in bozza, in modo che solo io potessi continuare a vederlo. Al contrario di altri testi che cancellai proprio dal blog, più avanti vedremo perchè. Testi che ho recuperato IN TOTO, e che stavolta ripubblicherò e lascerò qua COMUNQUE.

In realtà il post era molto serio, ed analizzava un problema sociale che il tempo avrebbe messo pesantemente in vista (del quale, invece, all'epoca ben in pochi parlavano). Si intitolava


"UN ANNO E MEZZO DI LAVORO ALL'ANNO.


Vorrei spingervi ad una riflessione: quanto tempo dedicate al lavoro?

Una volta un tale decretò che in una vita normale 8 ore dovevano esser dedicate al lavoro, 8 ore al riposo e 8 ore alla "vita", generico, qualunque cosa si intenda.
Sabato e domenica esclusi.

Mi chiedo: è ancora così? Analizzando la mia vita posso dire che, fino ad un certo punto, diciamo, il sabato e la domenica sono stati veramente liberi. Fino alla terza elementare, direi. Poi i compiti hanno cominciato ad invadere anche la sfera dei giorni liberi, delle vacanze, di tutto. Ma lasciamo stare. Diciamo che era investimento di studio, va’.

Con il passare di (tanto) tempo, durante lo studio universitario possiamo dire che grosso modo la domenica si riusciva sempre a lasciare libera, ma in genere ogni giorno il tempo "dedicato"allo studio (faccio questo ragionamento intendendo lo studio come il "lavoro" dello studente) era all’incirca di 14 ore al giorno.

Questo conto viene eseguito partendo dal momento in cui ci si sveglia al mattino (partendo dal presupposto che se non avessi dovuto studiare o lavorare mi sarei senza dubbio svegliato ad un orario diverso) fino al momento in cui si torna a casa senza dover riprendere l’attività di cui sopra (vale a dire, cioè, che se nel frattempo mi fermo per mangiare, a casa, o fuori, per poi dover riprendere a lavorare, è sempre tempo dedicato al lavoro -o allo studio- dato che se non doveste riprendere forse mangereste ad un orario diverso, o con meno fretta, o comunque con meno stress).

Poi c’è stato il periodo in cui studio e lavoro si sono sovrapposti, arrivando comunque ad esser quasi sopportabili.

Fino ad un paio di anni fa, questo tempo dedicato al lavoro (finito il periodo di studio) ha sfiorato talvolta le 18 ore giornaliere. Oggi, con tanta buona volontà di migliorare la qualità della mia vita rendendomi conto della merda che vi circola attraverso, questa media si è soffermata sulle 14 ore giornaliere. Credo di poter migliorare ancora la cosa portando la quantità in questione a 13, poi però non intravedo più margini di miglioramento di alcun tipo.
Questa è la realtà odierna del lavoro, questa in cui vi chiedo "quanto tempo dedicate al lavoro", che, attenzione, non vuol dire (dal punto di vista di chi vi paga) "quante ore al giorno lavorate", ma vuol dire, dal vostro punto di vista "quante ore al giorno vengono sottratte alla vostra libertà per il lavoro", che per voi è sostanzialmente la stessa cosa.
Pensando di poter arrivare a non oltre la soglia delle 13 ore, su questo presupposto io affermo che (per quello che mi riguarda, certo) le ore in più dedicate al lavoro oltre le probabilmente giuste 8 sono 5.

Cinque ore.

Cinque ore di libertà perse. Certo, forse una di queste, o poco più, o poco meno, verranno anche in qualche modo pagate…ma le altre? Mettiamo che una sia pagata, mentre 4 no.

Ci sono quattro ore al giorno, dal lunedì al venerdì, di libertà persa. Vi sembrano poche? Per un mese lavorativo fanno 88 ore. In un anno sono 1056, vale a dire…44 giorni!!! O, se preferite, 132 giorni lavorativi. Fa impressione, vero?
Sono la bellezza, tonda tonda, di sei stipendi persi che nessuno pagherà mai, eppure voi questo tempo non lo avete usato, che so, per andare al cinema, divertirvi, uscire con la fidanzata o la moglie, oppure per stare assieme ai vostri figli, o anche solo per cercare di migliorare la vostra vita.

No. Voi questo tempo lo avete dedicato al lavoro.

La prossima volte che sentirete lo stimolo a fare di più per la vostra "azienda", riflettete su questo."



Ecco, basta. Non voglio dare altre spiegazioni. Pensate quello che vi pare. Vi dico solo che all'epoca dalla prima pagina di Repubblica.it si poteva accedere a quei testi di Kataweb che erano risultati più incisivi negli ultimi giorni. Questo era uno di quei testi, quindi raggiungibili dalla prima pagina del giornale. Potenzialmente raggiungibile da milioni di persone.

E sono stato costretto a farlo sparire.


Non dico altro.


Questo è soffioleggero, si parla di fumetti, relax, censure, riflessioni sulla vita e sul mondo. Anche oggi, lo stato ha avuto il suo pegno di sangue. 74 anni, Cagliari, oppresso da tasse e debiti. Tenta di asfissiarsi, lo salvano, poco dopo si spara.

Questo sistema economico mi fa sempre più schifo.
Passo e chiudo!





4 commenti:

  1. Mi risparmio di farmi un conteggio personale... però mi diverte molto notare tra i tag le diciture "8 ore" e "trappola". :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un trucchetto per farsi trovare nelle ricerche di chi cerca tutt'altro ma può rimanere interessato al blog... ;)

      Elimina
  2. Purtroppo è la brutta realtà del sopravvivere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una realtà della quale mi sono un po' stancato, te lo dico con franchezza...

      Elimina