domenica 20 maggio 2012

Chi sta dall'altra parte.

Ecco. Non ho fatto in tempo a dire che prima di parlare del fatto del giorno di ieri avrei voluto capire bene, che -nemmeno pochi minuti dopo- aarriva subito un'altra tragedia, stavolta di dimensioni a dir poco colossali.

Allora, l'avete sentito, voi, il terremoto? Qua siamo corsi fuori dalle case. Ma altrove le strutture (più che le case stesse) le ha tirate giù. COMPLETAMENTE. Con danni che ho visto soltanto dalle foto dei bombardamenti. Non esiste ancora una stima dei danni ai monumenti storici perchè probabilmente è INCALCOLABILE. E non esiste ancora perchè prima di quelli ci sono i danni fisici alle persone, che chiaramente valgono più di qualunque monumento. Queste del terremoto, come quelle di quella cazzo di bomba di ieri.

E mentre divento matto per cercare di tornare in pari con le email (oh, riuscirò a liberarmene, prima o poi, eh!...esattamente come anni prima sono riuscito a far smettere di suonare il mio cellulare ogni cinque minuti, maledetti strumenti di morte spirituale!..), rifletto sul significato di queste morti. A quello cui si può dare un significato, almeno (nonostante tutto, non si possono ancora evitare, né generare, i terremoti. Cioè...credo. SPERO). Penso al fatto che proprio qualche giorno fa lo stato ha tolto ancora soldi (primo elemento che mi fa pensare) alla protezione civile (che va avanti, mi piace ricordarlo, grazie al lavoro di volontari, persone che svolgono una funzione per lo stato e NON VENGONO PAGATI. E questo è il secondo elemento del mio pensiero), e che non rifonderà più i danni causati dagli eventi naturali. Come questo. Ed è il terzo elemento.

Quindi penso alle vittime di questa immensa tragedia. Quarto elemento.

Poi penso alla bomba di Brindisi. Quinto elemento. Ed alle sue vittime. Sesto elemento. E penso che, in entrambi i casi, la gente è spaventata, ed è incazzata.

E ora si parla di ritorno agli anni di piombo. Non lo so. Può essere, chissà. E chissà anche cosa furono di preciso quelli.

E forse da un lato, per quanto forse non sia giusto, per quanto sia abominevole, trovo anche legittimo che prima o poi, a forza di essere privato di qualunque suo diritto o dignità umana, prima o poi il popolo si incazzi un attimino.

Naturalmente questo spiegherebbe gli attacchi ad Equitalia, non quello di Brindisi. Sul quale, abbiamo detto, va ancor fatta luce.

Ho detto spiega. Non giustifica. Spiega

Però si può parlare anche di strategia della tensione. E questo probabilmente mi fa ancora più paura. Perchè ogni cosa oggi è fatta per farci paura. OGNI COSA. E quando la gente ha paura è senza controllo, è facile convincerla di qualcosa, è facile prenderne il controllo.

STRATEGIA.

DELLA.

TENSIONE.

Non ho voglia di spiegarvi cos'è, andatevela a cercare su Wiki.

Se da un lato la strategia della tensione chiaramente non può applicarsi direttamente al terremoto, dall'altro la situazione di totale indigenza in cui stiamo ormai vivendo può applicarvisi alla perfezione. La paura, la tensione, la rabbia per vederci portare via tutto quello che abbiamo giorno dopo giorno, compresi i normali e minimi diritti umani si collocano perfettamente in quella tensione sociale indispensabile per controllare un popolo.

E vi si colloca perfettamente il tagliare i fondi per i rimborsi dovuti ai danni da calamità naturali.

Così che noi ad un certo punto, nel nostro sentirci sempre più poveri e sempre più vittime, si sia disposti a cedere ogni giorno un pezzettino di più dei nostri sogni nella speranza di riavere, prima o poi, qualcosa che ci porti via la paura.

E ogni cosa che fa paura ruota attorno ai soldi.

Ma i sogni sono più importanti dei soldi, ve lo ricordate ancora, questo?


Parlando d'altro, ricordo che oggi muore definitivamente steampress.it ; Da oggi il sito ufficiale del gruppo diventa ifumetti.net, che però non è ancora aggiornato del tutto. Entro breve sarà pronta una nuova versione. Seguiranno aggiornamenti.

La cosa bella è che, pur avendo dato annuncio da un sacco di tempo che non avevo intenzione di rinnovarlo, mi sono arrivate ben quattro notifiche della scandeza. E mi chiedo: ma quando acquistiamo un servizio, quando abbiao bisogno di comunicare qualcosa a chi sta dall'altra parte, qualunque sia l'altra parte, c'è mai qualcuno che ci sta a sentire? Oppure sono sempre e solo parole a vuoto?


E per chiudere, una piccola comunicazione di servizio: sto realizzando la undicesima matita del secondo capitolo de Il soffio leggero del tempo. Tranquilli, che torna presto! Sto anche pensando ad alcune importanti modifiche che questo blog, per allinearsi ad esso, subirà. Cerco di capire come rendervi sempre più agevole la lettura, in tutti i modi possibili.


Questo è soffioleggero, si parla di fumetti, relax, riflessioni sulla vita e sul mondo. Oh, ma il leghista che ha commentato che il terremoto è la Padania che si sta staccando? No, vogliamo parlarne?

Passo e chiudo!





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