giovedì 16 febbraio 2012

Riflessioni

La legge sul diritto d'autore va COMPLETAMENTE cambiata. Subito. A tutela di tutti: di chi ha diritto di guadagnare da una sua creazione, delle opere stesse che non devono più venir snaturate, dei fruitori che non possono più venir spennati in questa maniera da un sistema distributivo che non è nemmeno allo sbando, è proprio alla mercè di speculatori senza scrupoli che per un euro in più entro breve vedranno presto crollare tutto il sistema che hanno creato senza possibilità di sopravvivenza alcuna. E con questo intendo dal produttore, al costruttore, al venditore: un intero settore SBAGLIATO, completamente da rivedere.

Non è un mistero che alcuni prodotti non vengano nemmeno ordinati (ne è un esempio lampante il mio amico Giuseppe di Bernardo con il suo post sull'Insonne, ma potrei citare la stessa identica cosa -seppur in termini notevolmente inferiori- per quello che riguarda la Steam Press, che rappresento), ma poi si potrebbe fare un discorso veramente senza fine sulla solvibilità di certe produzioni. Fondamentalmente se qualcuno si legge un mio prodotto perchè l'ha scaricato non me ne frega nulla. Significa che alla fin fine probabilmente NON SI PUò PIù PERMETTERE di pagarlo, o forse sente che è un furto lasciare LA QUASI TOTALITà del prezzo di copertina al negoziante che te lo vende ed alla tipografia che te lo stampa. Non lo so, probabilmente alla fine scatta anche una questione etica di questo genere.

La prima cosa che penso è che alla fin fine il prodotto è girato, qualcuno l'ha letto, magari si è divertito, non so, FORSE è piaciuto.

A me tutto questo non da per niente fastidio. Giuro. Sono una persona sveglia, so perfettaente che se l'hai scaricato significa che non hai intenzione di comprarlo. Quanto ho perso realmente in questa operazione? NULLA! Perchè tanto una copia scaricata non corrisponde a una copia non acquistata, casomai corrisponde ad una maggiore diffusione. Non so, forse se uno lo legge e si rendesse conto che può versare 10 centesimi all'autore (che è più di quello che rimane dalla vendita di una copia, in fin dei conti), all'editore, a chicchessia, per ricompensarlo del lavoro forse lo farebbe. Forse no, ma forse si. Ecco, quello che mi da fastidio è che NON ESISTA, di fatto, un sistema per cui io -o chi per me, sia chiaro-possa in qualche modo guadagnare da questa cosa. Mi da fastidio pensare agli stampatori che vanno in giro in Porche o TT-perchè ormai la stampa è questo, un mestiere da ricchi-, mi da fastidio pensare la rivendita che organizza incontri ed eventi che interessano a pochi e che in fin dei conti ci sarebbe da ragionare bene sul chi li paga. Mi da fastidio, e qui porco giuda mi incazzo davvero, mi da fastidio pensare alla casa editrice che non investe più su nulla perchè tanto già in partenza sa che il suo prodotto prima ancora di poter-ILLUSIONE!-guadagnare dovrà coprire spese quasi assurde.


Ma io mi occupo di fumetti e mi sono perso a parlare di fumetti, o libri, che poi in questa parte del discorso è quasi uguale...il discorso si può espandere praticamente a TUTTO lo scibile della creazione umana. Suoni, e i locali ti dicono quanto devi pagare per suonare da loro. OH!! Ma dove cazzo siamo arrivati? Parliamo ALMENO di un rimborso spese, non so, al limite un pareggio, giochiamocela alla pari.

No, davvero. La gente ti cerca per fare questo e quello e pretende di pagarti con un "tanto ti fai pubblicità". Va bene. Ci sto. Offrimi VERA visibilità e io ci sto. Ma non dico tanto, dammi almeno un'idea stimolante! Fammi giocare, santiddio, non mi prendere per il culo!

Oppure semplicemente non ti pagano. La via più semplice. Contratti o non contratti, non importa, non ti pagano.


L'ho presa un po' alla larga, lo ammetto. Tornerò sull'argomento. Ma SEMPRE dalla parte dei lettori.


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