domenica 1 luglio 2012

Il trillo del diavolo - Dylan Dog, il film (parte quarta)


Ora, c'è da fare un giustissima valutazione, perchè i meriti vanno riconosciuti. In fin dei conti, pur avendo cercato di essere buono (e se lo merita!) con Roberto D'Antona, nel parlare del suo primo film su Dylan Dog non ho potuto fare a meno di accentuarne i vari difetti. E riconosco che l'ho fatto con dispiacere.


Bhe, ecco la novità: tutti i difetti -MA PROPRIO TUTTI TUTTI-che abbiamo riscontrato a Dylan Dog- L'inizio sono a dir poco ELIMINATI nel secondo film del gruppo: Dylan Dog-Il trillo del diavolo.

(Il film è scritto e diretto da Roberto D’Antona, che ne è anche produttore, con Francesco Emulo, Michele Friuli, Paola Laneve e coprodotto da Michele Grassi.)

La fotografia è pulita, l'esposizione ottimale. Le videocamere amatoriali a mano sono state sostituite da ottime ottiche professionali. I colori sono brillanti. Gli attori sono bravissimi (davvero, tutti), la trama leggermente più concreta. Dylan e Groucho sono ancora la coppia perfetta che erano nel primo film, persino piccoli particolari (come gli occhiali di Groucho) sono stati migliorati. Stavolta inoltre non c'è un accento sbagliato, il montaggio è molto più gradevole e le musiche molto più curate.


Il film è ancora un mediometraggio (peccato, una mezz'oretta in più lo avrebbe reso ANCORA più paragonabile ad un film vero e proprio).

Unica vera pecca del film, che a mio giudizio si stacca pesantemente dalla qualità del resto del prodotto, è Bloch, che non somiglia affatto al personaggio.


Ma paragonato a quello che appare (per un istante) in Dead of night è perdonabile, via...

Comunque, nonostante questo, il salto di qualità dal primo film è a dir poco ENORME. Tanto da farmi ben sperare che D'Antona arrivi a concretizzarne un terzo, perchè...perchè si, ci sta. E anzi, dato lo stile narrativo dell'autore, spero che voglia realizzarne una piccola serie (non essendo il gruppo nuovo all'iniziativa), magari composta di episodi più corti di questi mediometraggi (una quarantina di minuti l'uno sarebbero perfetti), che però possano portare avanti anche una trama di più ampio respiro. E' una ETERNITA' che si parla, si sparla e si riparla di una possibile serie su Dylan Dog. A questo punto, dati i risultati ufficiali, vorrei davvero tanto che questa fosse amatoriale. La qualità amatoriale del prossimo D'Antona.


Ricordo una lettera pubblicata su un Dylan Dog una ..entina d'anni fa, all'epoca in cui si vociferava di film, controfilm, serie, cartoni...la lettera diceva "Vi prego, non realizzate un film su Dylan Dog, perchè lo fareste di certo morire". Bhe, quello che la casa americana ed il signor Munroe hanno fatto è peggio, molto peggio.

Meno male che poi ci sono personaggi come D'Antona che ci raccontano che il personaggio è ancora vivo.


E ancora più di lui, Denis Frison. Ma di lui e del suo SPLENDIDO lavoro iniziamo a parlare la prossima volta.





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