Attenzione. Forse non ve ne siete accorti, ma oggi è il primo ottobre. E' passato un sacco di tempo dall'ultima volta in cui ho pubblicato qualcosa su questo blog.
Un blog fondamentalmente è un diario, un accompagnamento all'avventura della nostra vita. E capita talvolta che la vita si arresti. Così, succede. Non te l'aspettavi, non c'era un motivo, e TAK!, si ferma. Si ferma l'albero motore, la trasmissione non da più senso alle giornate, la frizione non rende più giustizia a quel moto che fino a quel preciso istante è stato uniforme, potente, calibrato da marce lunghe e corti, ma comunque scattanti e mai traditrici.
Così, resti fermo ad un cazzo di semaforo ad aspettare che riscatti il verde. E mentre aspetti, ti rendi conto che non ti ricordi nemmeno più dove stavi andando.
E che comunque la benzina è finita.
Ecco che si ferma un blog.
Però, cazzo, è il primo ottobre. Sarà colpa di qualcuno, se è stato fermo? Forse anche colpa mia, ma non solo, credo.
Ma comunque resta il primo ottobre.
Bisogna ripartire, in qualche modo. Controvoglia, e stancamente. Le energie torneranno, la voglia rinascerà.
Alla fine, andrà tutto bene.
E se non va bene, significa che non è ancora la fine.
Per il momento riparto pubblicando un lavoro work in progress di Marfisia, che comincia a tirar fuori gli attributi, bontà sua.
Il personaggio è Jonathan Max, della serie di Vincent di Ville. Si, non solo i fumetti. Ne trovate tracce e riferimenti anche nel romanzo che state leggendo a puntate proprio qua, L'opinione delle nuvole. Se non lo state leggendo tacci vostri.
E con questo penso di aver detto tutto, per oggi.
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